Si è tenuta il 22 ottobre 2010, a Genova, presso la Direzione Regionale delle Dogane per la Liguria, la prima presentazione del volume “Racconti di frontiera”, antologia di racconti sul tema della frontiera scritti da venticinque doganieri distribuiti su tutto il territorio nazionale, edita dall’Associazione Laboratorio Gutenberg.
Il libro è stato curato dal collega Maurizio Centi di Roma e presenta la prefazione di Gino Ruozzi, Professore di Letteratura italiana presso la facoltà di Lettere e Filosofia, Dipartimento di Italianistica, dell’Università di Bologna.
E’ importante sottolineare che i colleghi/scrittori hanno deciso di devolvere i propri diritti d’autore ad Emergency, l'associazione italiana indipendente e neutrale nata per offrire cure medico-chirurgiche gratuite e di elevata qualità alle vittime delle guerre, delle mine antiuomo e della povertà, in tal modo riconoscendo il ruolo fondamentale dell’attività dell’associazione umanitaria.
“Racconti di frontiera” è attualmente in vendita a Roma presso l’edicola di P.le dei militari caduti nei lager, a ridosso dell’Agenzia delle Dogane di via Carucci.
Appunti di un viaggio dal 2000 al 2012
venerdì 29 ottobre 2010
mercoledì 20 ottobre 2010
Racconti di frontiera - dai doganieri ad Emergency
E' in vendita a Roma (prossimità Laurentina) presso
l’edicola di piazzale dei militari caduti nei lager, di fronte Panorama
al prezzo di 13 euro.
un euro a copia verrò devoluto dalla casa editrice per la gestione
degli ospedali di Emergency.
PASSA PAROLA
vi anticipo la mia apertura poetica di questa
che è poi una raccolta di racconti scritti da doganieri.
(Istruzioni per l’uso)
Per iniziare questo viaggio
occorrono amore, curiosa incertezza
candore, giusta dose d'indecenza
occorrono persone, compagni di viaggio
l'equipaggio d'ipotetica nave
il coraggio di lasciare la strada
consueta, perdersi in questa notte
mutare sovente le rotte
comporre sempre nuove mappe
prendere la mano di chi resta indietro
prendere appunti, contatti
mettersi in rete
nessuna fretta di arrivare
nessun timore di sbagliare
tutto quel disordine fisico e mentale
nessuno spavento, è il vento
dei gesti da fare.
(Ipotesi di un viaggio)
Sono le parole a cercarmi
io, venuto fin qui
per non farmi trovare
e sanno sempre come tornare
emozioni incomplete
sogni incompiuti, versi lasciati
a scremare, fermentare
come viaggiatore che pensa le rotte
e non sa da che parte iniziare
viaggiatore che passa la notte
dal tatuaggio sopra il polpaccio
dal segno sopra parete
appunto preso a caso
messaggio non cancellato
sopra la sabbia ormai quasi sbiadito
e mi ritrovo ancora innamorato
momento dopo momento
strato su strato
che solo dal tessere paziente
dalle tessere attente dei nostri
mosaici personali
nasce il viaggio
porto di partenza e tutto il resto
che porto appresso per non dimenticare
chi sono, chi sei
da dove parto e dove
voglio andare
per vedere il mare da terra
la terra dal mare
la terra ed il mare
dall'aria ed altra aria
da altro mare ed altra terra
che non sempre è il
viaggiatore a viaggiare
è lo sfondo a mutare il contorno
ed assieme mutano le parole
verso l'altro e l'altrove
ed identitario è solo chi muore
e sono le parole a cercarmi
io, venuto fin qui
per non farmi trovare
perché non sempre è
il viaggiatore a viaggiare
a volte si limita a guardarsi guardare
come da sempre quella linea di mare
che lontana confina col cielo
e vicina carezza e schiaffeggia
la terra, il mio stare
e nel mezzo c'è tutto il resto
che non posso capire
che non sempre è il viaggiatore
a viaggiare sono le parole
a cercarlo, e lui non vuol
farsi trovare
non sempre è nel viaggio che sta
circoscritto il viaggiare
c'è uno stare transitorio
un predisporsi al tornare
una linea del sole sulla pelle
un facciamoci male
e per le parole è tutto un cercare
scrutare oltre orizzonte
per vedere e palpeggiare la vita
come un continuo e docile dolce
voler naufragare, sempre in altro mare
sempre e comunque in alto mare
ed è così che
ipotizzandoci in viaggio
iniziamo a viaggiare.
lunedì 20 settembre 2010
mercoledì 15 settembre 2010
domenica 12 settembre 2010
venerdì 20 agosto 2010
11 Settembre 2010
Un giorno sapremo
davvero se è vero
ciò che mi dici
se mi hai amato
se non hai stoltamente
mentito a me, a tutti
a te stessa
un giorno sapremo
cosa si nasconde dietro
undici, dietro ciò
che non dici
ma si sa che l’hai fatto
un giorno sapremo
il significato esatto
della parola misfatto
un giorno saremo profeti
del passato che
senza dirlo avevamo intuito
a tatto, a senso, ad olfatto
la cialtrona follia di chi
senza mezza misura
ma sarà altro settembre
altro giorno, altro undici
altro modo di essere
a dirci se abbiamo
se ci amiamo
se ci siamo sognati
se il cielo è veramente
sgombro da affanni
se la luna modesta e tenace
saprà togliere astio
se quel brusio sei tu o sono io
se dietro alla nube di sabbia
un giorno sapremo
se è tutto vero ciò
che abbiamo vissuto
o se siamo stati, ancora
una volta ingannati.
davvero se è vero
ciò che mi dici
se mi hai amato
se non hai stoltamente
mentito a me, a tutti
a te stessa
un giorno sapremo
cosa si nasconde dietro
undici, dietro ciò
che non dici
ma si sa che l’hai fatto
un giorno sapremo
il significato esatto
della parola misfatto
un giorno saremo profeti
del passato che
senza dirlo avevamo intuito
a tatto, a senso, ad olfatto
la cialtrona follia di chi
senza mezza misura
ma sarà altro settembre
altro giorno, altro undici
altro modo di essere
a dirci se abbiamo
se ci amiamo
se ci siamo sognati
se il cielo è veramente
sgombro da affanni
se la luna modesta e tenace
saprà togliere astio
se quel brusio sei tu o sono io
se dietro alla nube di sabbia
un giorno sapremo
se è tutto vero ciò
che abbiamo vissuto
o se siamo stati, ancora
una volta ingannati.
venerdì 6 agosto 2010
note di repertorio
POETRY SLAM: GRAN SUCCESSO A CASERTA"SU IL SIPARIO" AL TEATRO CIVICO 14
Il palcoscenico del Teatro Civico 14, in vicolo Francesco Della Ratta a Caserta, ha ospitato, venerdì 16 aprile, la terza edizione dell´esilarante Poetry Slam "Su il sipario", la gara di poesia che ha visto avvicendarsi le invenzioni liriche di Giorgio Anastasia, Martino Giusti, Francesco Iannone, Antonio Maggio, Marco Palasciano, Antonello Ramelli, Giuseppe Spinillo e Ferdinando Taccogna.
Trattasi di autori dalle più svariate esperienze umane e letterarie, accomunati dall´amore per l´arte poetica. Talenti indiscussi, certamente, che hanno saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico in sala. Pubblico protagonista grazie al meccanismo dello Slam che della "comunità poetica" ha fatto il suo slogan così come ci testimonia il grandissimo successo, che sin dagli anni ottanta ha avuto questo tipo di competizione letteraria, nata negli Stati Uniti e poi approdato in Europa.
Poeti ed uditori, infatti, sono coinvolti reciprocamente in un gioco emozionante e ricco di risvolti emotivi: gli autori cantano le loro poesie ed è logico che ad esse conferiscano quel quid, qualcosa in più che altrimenti non potrebbe emergere. Il pubblico ascolta, esprimendosi alla fine delle performance con applausi o fischi. Senza sconti.
Al pubblico sovrano è affidata anche la scelta dei vincitori attraverso una giuria estratta a caso tra gli spettatori che attraverso il sistema delle votazioni conduce l´esito della gara fino alla declamazione del vincitore.
La terza edizione del Poetry Slam è stata vinta da un gentiluomo romano, Giuseppe Spinillo, classe 1961 il quale, con la sua leggiadra irriverenza, ha conquistato gli spettatori del Teatro Civico 14 con i brani tratti da "I tempi del Bradipo" e con bella "Ode al Vino".
Capace di tradurre in versi l´emozione di attimi di intensa vita vissuta, il trentasettenne napoletano Giorgio Anastastia, analista programmatore con la passione per la letteratura, ha conquistato il secondo posto nella competizione. Terzo, Antonio Ramelli, nato a Casagiove nel 1975. Molto interessante la sua poesia in vernacolo, tentativo, certo coraggioso, di ricondurre all´attenzione degli uditori la freschezza, la vitalità, l´intramontabile emozione che la lingua napoletana è capace di regalare - se impiegata con rispetto e riguardo, così come ha fatto la penna del giovane impiegato casertano- omaggiando, così, una tradizione che vanta nomi indimenticabili.
L´elemento caratterizzante è stata la carnalità con la quale ogni verso ha trovato manifestazione: il corpo degli autori ha servito la parola arricchendola di elementi espressivi altrimenti non svelati. Con l´intrattenimento musicale del chitarrista Vincenzo d´Addio la serata è stata diretta dalla poetessa Anna Ruotolo, la Master of Cerimony,l´anima dell´esperienza del Poetry Slam casertano che ha simbolicamente scelto di intitolare "Su il Sipario", per passare anche dall´altra parte, dalla parte di chi le poesie non solo le scrive ma le ascolta, nella persuasione che la poesia sia la vita stessa che si manifesta ad ognuno di noi, che sia lo specchio della società in cui viviamo e che pertanto debba essere con-divisa. Vivere la poesia non come esperienza del singolo, ma come comunione di emozioni in cui l´io e l´altro attraverso la comunicazione poetica riscoprano il valore più profondo della convivenza civile.
Anna Borriello
Il palcoscenico del Teatro Civico 14, in vicolo Francesco Della Ratta a Caserta, ha ospitato, venerdì 16 aprile, la terza edizione dell´esilarante Poetry Slam "Su il sipario", la gara di poesia che ha visto avvicendarsi le invenzioni liriche di Giorgio Anastasia, Martino Giusti, Francesco Iannone, Antonio Maggio, Marco Palasciano, Antonello Ramelli, Giuseppe Spinillo e Ferdinando Taccogna.
Trattasi di autori dalle più svariate esperienze umane e letterarie, accomunati dall´amore per l´arte poetica. Talenti indiscussi, certamente, che hanno saputo coinvolgere ed emozionare il pubblico in sala. Pubblico protagonista grazie al meccanismo dello Slam che della "comunità poetica" ha fatto il suo slogan così come ci testimonia il grandissimo successo, che sin dagli anni ottanta ha avuto questo tipo di competizione letteraria, nata negli Stati Uniti e poi approdato in Europa.
Poeti ed uditori, infatti, sono coinvolti reciprocamente in un gioco emozionante e ricco di risvolti emotivi: gli autori cantano le loro poesie ed è logico che ad esse conferiscano quel quid, qualcosa in più che altrimenti non potrebbe emergere. Il pubblico ascolta, esprimendosi alla fine delle performance con applausi o fischi. Senza sconti.
Al pubblico sovrano è affidata anche la scelta dei vincitori attraverso una giuria estratta a caso tra gli spettatori che attraverso il sistema delle votazioni conduce l´esito della gara fino alla declamazione del vincitore.
La terza edizione del Poetry Slam è stata vinta da un gentiluomo romano, Giuseppe Spinillo, classe 1961 il quale, con la sua leggiadra irriverenza, ha conquistato gli spettatori del Teatro Civico 14 con i brani tratti da "I tempi del Bradipo" e con bella "Ode al Vino".
Capace di tradurre in versi l´emozione di attimi di intensa vita vissuta, il trentasettenne napoletano Giorgio Anastastia, analista programmatore con la passione per la letteratura, ha conquistato il secondo posto nella competizione. Terzo, Antonio Ramelli, nato a Casagiove nel 1975. Molto interessante la sua poesia in vernacolo, tentativo, certo coraggioso, di ricondurre all´attenzione degli uditori la freschezza, la vitalità, l´intramontabile emozione che la lingua napoletana è capace di regalare - se impiegata con rispetto e riguardo, così come ha fatto la penna del giovane impiegato casertano- omaggiando, così, una tradizione che vanta nomi indimenticabili.
L´elemento caratterizzante è stata la carnalità con la quale ogni verso ha trovato manifestazione: il corpo degli autori ha servito la parola arricchendola di elementi espressivi altrimenti non svelati. Con l´intrattenimento musicale del chitarrista Vincenzo d´Addio la serata è stata diretta dalla poetessa Anna Ruotolo, la Master of Cerimony,l´anima dell´esperienza del Poetry Slam casertano che ha simbolicamente scelto di intitolare "Su il Sipario", per passare anche dall´altra parte, dalla parte di chi le poesie non solo le scrive ma le ascolta, nella persuasione che la poesia sia la vita stessa che si manifesta ad ognuno di noi, che sia lo specchio della società in cui viviamo e che pertanto debba essere con-divisa. Vivere la poesia non come esperienza del singolo, ma come comunione di emozioni in cui l´io e l´altro attraverso la comunicazione poetica riscoprano il valore più profondo della convivenza civile.
Anna Borriello
venerdì 16 luglio 2010
librerie di riferimento per le raccolte poetiche
Dal primo Luglio sono in vendita presso le librerie di Roma
- Rinascita in Viale Agosta, 36
- Il Mattone in Via Bresadola, 12/14 , angolo via Smaldone
e la Libreria di Margherita - via Angelo Rubino, 42 di Formia
le due raccolte poetiche
"I tempi del bradipo" - ed Sovera
"La natura organica del dissenso" - ed Stelle Cadenti
di Giuseppe Spinillo
al prezzo di euro 10
- Rinascita in Viale Agosta, 36
- Il Mattone in Via Bresadola, 12/14 , angolo via Smaldone
e la Libreria di Margherita - via Angelo Rubino, 42 di Formia
le due raccolte poetiche
"I tempi del bradipo" - ed Sovera
"La natura organica del dissenso" - ed Stelle Cadenti
di Giuseppe Spinillo
al prezzo di euro 10
domenica 27 giugno 2010
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